lunedì 2 aprile 2012

Prendendo la mira con Jake Kaminski

Quando l'arciere scocca la freccia, questa viaggia a oltre 200 metri al secondo e deve colpire un centro a 70 metri di distanza delle dimensioni di un compact disc. 

Dire che non c'è molto spazio per gli errori nel tiro con l'arco olimpico è un puro eufemismo. E poi, mentre voi vi costruite mentalmente il bersaglio che si trova a 70 metri, a causa delle legge di gravità, la freccia scenderà di circa 2 metri e mezzo durante il suo volo.





Eppure, quando un atleta che tira olimpico prende la mira, si concentra e pensa solo al centro del bersaglio.

Jake Kaminski è un arciere che spera di lasciare un segno alle prossime Olimpiadi di Londra, ha 23 anni. A dispetto della sua età, Jake è già un veterano di questo sport.
Ha cominciato attirare a sei anni e dopo tre ha iniziato a partecipare alle gare.
Dal 2006, Jake si è trasferito al Centro Sportivo Olimpico di Chula Vista, California ed è allenato dal leggendario Mr. Kisik Lee.

Con il suo arco Hoyt, le frecce Easton e la stabilizzazione B-Stinger, Jake passa il suo tempo ad allenarsi sul campo tirando centinaia di frecce ogni giorno. "Di solito tiro 100 frecce all'ora", dice Jake. La ripetizione quotidiana di questo allenamento lo ha portato ad apprendere una tecnica quasi perfetta.


Jake spiega che mano a mano che progrediva nel ranking, cambiava anche il suo metodo di allenamento e il medi di gareggiare. A livello regionale e statale la preparazione è al 75% mentale, ma quando gareggi con campioni a livello olimpico, devi essere pronto al 99%. A livello olimpico tutti hanno le conoscenze tecniche per competere.
Per Jake, durante una gara, quando è sotto pressione, la sua frequenza cardiaca può balzare anche a 150 o 180 battiti al minuto. " A volte ho bisogno di concentrarmi sulla respirazione per farle tenere il passo con l'aumento della frequenza cardiaca".
"Proprio così. Immaginate di fare qualcosa di così preciso come tirare con l'arco mentre il vostro cuore sembra voler uscire dal petto". 
Per migliorare la sua preparazione mentale, Jake ha chiesto l'aiuto di un professionista a livello mondiale: Lanny Bassham. A causa di una perdita di concentrazione, durante le Olimpiadi del 1972, Bassham perse l'oro nel tiro con la carabina, ma poi, intervistando e studiando gli altri atleti mise a punto un sistema per controllare le sue emozioni. Il risultato fu la medaglia d'oro nel 1976 e da allora Bassham ha dedicato il suo tempo ad aiutare gli altri atleti a prepararsi mentalmente in situazioni di forte pressione emotiva. 

Insieme a Lanny, lavora suo figlio Troy, che ci dice
"Noi insegniamo un metodo per controllare la mente prima della competizione eseguendo un certo training mentale". A Jake gli abbiamo insegnato a controllare i suoi pensieri in modo coerente e organizzato prima di ogni tiro. Lui inizia sempre il tiro con un check del suo fisico. Questo check è il punto di partenza della sua sequenza ed quello che da il segnale al suo corpo che è pronto. Da questo punto in poi la sua testa passa attraverso una sequenza fino al punto del rilascio. In questo modo Jake ha un vantaggio rispetto ai suoi avversari. Lui non si preoccupa del tiro, della freccia che lascia l'arco, del bersaglio o del punteggio, si preoccupa solo di aver eseguito il suo percorso mentale senza errori".

"Si tratta di gestire le emozioni in quel momento. Si tratta di chi può gestire le proprie emozioni e chi no", dice Jake.
Oltre al tempo che passa sul campo a tirare o nel training mentale, Jake passa molto tempo anche ad allenarsi fisicamente per aumentale la forza, la mobilità e l'equilibrio.
Il tiro con l'arco "sollecita molto i muscoli lombari (psoas) ed i flessori dell'anca così mi alleno tre volte alla settimana in palestra; e comunque mi sto allenando molto per aumentare la mia elasticità muscolare, ad esempio con lo squat, dove arrivo quasi a toccare terra".



Jake segue un approccio poco ortodosso anche per lavorare sul suo equilibrio e i propriocettori, o come percepisce i sue arti rispetto al resto del corpo. Per lavorare a questo, Jake si allena su una Indo Board Balance Trainer come potete vedere nel video sotto.



Jake capisce il rischio di seguire un approccio diverso. "Se segui un programma diverso e poi perdi allora sei fuori. Ma se se fai qualcosa di diverso e ottieni dei risultati allora dicono che sono dei sistemi innovativi".
Jake sembra aver intrapreso la giusta strada. Le qualifiche per entrare nella squadra olimpica sono iniziate a settembre del 2011, e Jake si è guadagnato uno dei sedici posti disponibili(risultando secondo).
La seconda prova si terrà ad aprile e li ne rimarranno solo 8. Infine, la terza parte della selezione a giugno dove verranno selezionati i 3 migliori arcieri uomini e le tre migliori donne che andranno sulla linea di tiro per gli USA.
Questo articolo è stato scritto da Tim Huntley

Nessun commento:

Posta un commento