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giovedì 15 novembre 2012

Allenamento in palestra: la base della stagione outdoor (e non solo)

Ecco un nuovo articolo di John Dudley, scritto per la rivista Bogen e tradotto per voi in un idioma più comprensibile. Un ringraziamento particolare ad Alessandra Nespoli per la traduzione.

Per leggere comodamente su tablet o PC l'articolo corredato di immagini, potete scaricare il PDF da questo link.

La stagione in palestra è sempre un periodo di allenamento utile a perfezionare le proprie capacità per la stagione all’aperto.

Per alcuni anni ho trascorso gran parte della stagione indoor in Inghilterra e ho vissuto il lungo processo dell’immigrazione. Allenarmi in Inghilterra, per me, è stata un’esperienza completamente nuova: in quegli anni, ho dovuto adottare molti cambiamenti nella mia routine di allenamento per la palestra, poiché in Inghilterra non è semplice trovare un posto adatto a un allenamento regolare. Lo spazio è raramente disponibile e costoso. Non lo sapevo perché negli USA è normale che ogni negozio di arcieria abbia almeno un impianto di tiro indoor. Nel luogo da dove provengo, ad esempio, conosco almeno sette negozi con impianto di tiro indoor e possibilità di allenamento 24 ore su 24 che posso raggiungere in un’ora di macchina (beati voi ndr).


lunedì 16 luglio 2012

Le frecce azzurre pronte a colpire Londra

Dopo un lungo periodo di selezioni interne e gare internazionali il Commissario Tecnico FITARCO Gigi Vella, coadiuvato dai tecnici Dong-Eun Suk e Young-Sook Park (rispettivamente coach dell’olimpico maschile e femminile), ha selezionato i sei titolari e le due riserve che prenderanno parte ai Giochi Olimpici di Londra 2012. 
Nell’arco olimpico maschile, in ambito internazionale chiamato “recurve” (ricurvo), l’Italia schiera tutte frecce del Centro Sportivo Aeronautica Militare: i titolari saranno Marco Galiazzo, Michele Frangilli e Mauro Nespoli, mentre il giovane Luca Melotto è stato scelto come riserva. Il trio azzurro che si giocherà le sue chance nello storico Lord’s Cricket Ground di Londra ha l’affiatamento e l’esperienza giuste per ben figurare: Marco Galiazzo ha vinto l’oro individuale ad Atene 2004 e l’argento a squadre a Pechino 2008; Michele Frangilli ha conquistato il bronzo a squadre ad Atlanta ’96 con Bisiani e Rivolta e l’argento a squadre a Sydney 2000 con Di Buò e Bisiani; Mauro Nespoli ha vinto all’esordio olimpico l’argento a squadre ai Giochi di Pechino insieme a Galiazzo e Di Buò. Questo stesso terzetto lo scorso anno ai Mondiali di Torino 2011 aveva guadagnato la carta olimpica per l’Italia e vinto il bronzo a squadre contro il Messico.Nel ricurvo femminile andranno sulla linea di tiro la punta di diamante della Nazionale Natalia Valeeva (Arcieri Re Astolfo – Carpi) insieme alle atlete dell’Aeronautica Jessica Tomasi e Pia Lionetti. La giovane Guendalina Sartori, aviere anche lei, sarà la riserva. 

Natalia Valeeva, moldava di nascita che veste la maglia dell’Italia dal 1997, sposata con l’ex azzurro Roberto Cocchi e mamma di Stefano e delle gemelline Sofia e Vittoria, ha un palmares e una longevità agonistica che pochissime atlete al mondo possono vantare: ha vinto il bronzo individuale e a squadre a Barcellona ’92 con la maglia della Comunità Stati Indipendenti (ex Urss) ed ha collezionato 5 ori mondiali indoor, 2 titoli iridati all’aperto e 2 due ori mondiali a squadre, l’ultimo a “Torino 2011” dove l’Italia ha conquistato anche la carta olimpica. Al suo fianco la trentina Jessica Tomasi, al suo esordio alle Olimpiadi, ma titolare ai Mondiali di Torino insieme alla Valeeva e a Guendalina Sartori, e la barlettana Pia Lionetti, titolare ai Giochi di Pechino che, nonostante la giovane età, ha una invidiabile esperienza internazionale.

martedì 19 giugno 2012

Tre arcieri in quindici minuti

di Ty Pelfrey

Ricordate il primo arco? Le prime frecce che avete avuto, probabilmente potete anche visualizzare il bersaglio, il paglione o il ceppo su cui avete tirato la vostra prima freccia... e la persona che vi ha introdotto a questo sport.
Sono grandi ricordi e devono essere stati momenti divertenti tanto da alimentare la vostra conseguente esperienza di tiro.


Gli arcieri che imparano vogliono avere successo, indipendentemente dal fatto che abbiano otto o ottant’anni desiderano mettere una freccia nel centro, prima è meglio è.
Il mio obiettivo non dichiarato è quello di usare quel primo centro come esca per portare un altro principiante in questo sport.
Quindi, qual è il modo più veloce ed economico per coinvolgere i neofiti e impostare il successo immediato?

lunedì 18 giugno 2012

I segreti del clicker

Quaderni Tecnici
di Gian Carlo Casorati

Una piccola lamella metallica attorno cui "girano" tutte le tecniche di tiro

Per parlare del clicker ci vuole coraggio, perché è l’argomento più scottante dell’arcieria. Se se ne parla all’acqua di rosa, con frasi fatte, concetti semplici senza addentrarsi nel cuore dell’argomento tutto fila liscio, ma se si esamina il problema in profondità ci si espone alle critiche più feroci. Ho visto docenti di arcieria additati per tutta la vita come incapaci per aver espresso una certa teoria sul clicker. Tra un gruppo di tecnici e tiratori si può parlare di qualsiasi problema tecnico ma è sufficiente sfiorare l’argomento clicker perché la discussione si accenda. Dal clicker sarebbe meglio stare alla larga. Già quando se ne da la definizione non si è mai d’accordo. Quando abbiamo scritto a sei mani con Spigarelli e Suk il libro sulla preparazione alla competizione non abbiamo mai avuto una discussione, uno screzio, ma quando siamo arrivati al clicker sono stati dolori. Per vari giorni non siamo riusciti ad andare avanti di una pagina e per chiudere l’argomento abbiamo dovuto raggiungere dei compromessi. Sembra impossibile che una linguetta metallica possa essere oggetto di tante discussioni. Di tutto ciò che è montato sull’arco è in effetti il congegno più semplice, se raffrontato al mirino, alla bilanciatura, ai vari accessori eppure conta mille volte di più. La sua importanza sta nel fatto che, a differenza di tutti gli altri dispositivi è l’unico che, da come lo si utilizza, determina la tecnica di tiro. Sapendo quanto la materia sia controversa, seguo da anni tutto ciò che succede ai vertici per studiarne l’evoluzione. 

mercoledì 13 giugno 2012

Imparare ad usare uno sgancio senza grilletto (a back tension)

di Joe Bauernfeind

“Non posso usare quel tipo di sgancio, l’ho provato una volta e mi sono dato un pugno sulla bocca”.

Questa frase è diventata una parte della mia nuova vita nel tiro con l’arco e sto dedicando me stesso ad eliminarladal lessico arcieristico del “non posso farlo”. Avendo suscitato la vostra attenzione (spero) lasciatemi anticipare, e poi rispondere a, alcune domande su questo tipo di sgancio.
Primo, perché parlo della mia “nuova vita” arcieristica?
Ciò a cui mi sto riferendo è il mio viaggio durante gli ultimi 45 anni dall’essere semplicemente un arciere a diventare tiratore, risolutore di problemi e fabbricante. Ho iniziato nel 1963 nell’era dei tiratori ricurvi con le dita e, grazie al buon Dio, sto ancora andando forte all’età di 71 anni.
Durante questi anni ho visto o ho fatto esperienza di prima mano di quasi tutti i demoni, sia fisici che mentali, che hanno afflitto gli arcieri fin dall’epoca dei Turchi. Il più crudele di questi demoni, e che mi ha quasi portato al punto di smettere, è stato il target panic.

lunedì 11 giugno 2012

La ripetizione mentale nel tiro con l'arco

di Troy Bassham

La ripetizione mentale è stata usata nel tiro con l’arco per un lungo periodo, molti la chiamano visualizzazione o raffigurazione. La ragione per cui preferiamo chiamarla così piuttosto che in questi altri modi è perché quando le persone sentono la parola “visualizzazione” sono spinte a pensare di guardare un processo, mentre “raffigurazione” tende ad implicare di immaginare l’azione, escludendo il tatto; “ripetizione mentale” coinvolge sia il vedere che il sentire ciò che vogliamo che accada.

La riproduzione mentale viene utilizzata primariamente per aiutare a realizzare il tiro che si vuole eseguire al fine di ottenere, ovviamente, il risultato auspicato. Per farlo, prima di tutto occorre mettersi nello stato mentale adatto, ripetendo mentalmente il tiro desiderato prima di compierlo. Come e quando si mette in atto la ripetizione mentale incide sulla probabilità di realizzare la prestazione voluta.

venerdì 8 giugno 2012

Allenare il tempo di tiro

di Van Webster

Uno dei primi mattoni da porre per avere successo nel tiro con l’arco agonistico è la costanza. Lo scopo dell’allenamento è quello di migliorare la capacità di ripetere con precisione ogni passaggio della sequenza di tiro. Poiché ci sono molti cambiamenti nelle condizioni ambientali, l’arciere con un sequenza di tiro costantemente sicura è di solito quello che torna a casa con la medaglia d’oro.

martedì 5 giugno 2012

La dominanza visiva

Prove per rilevarla

Un caso di arciere con arco invertito rispetto alla dominanza

Tesina di Federico Melucci Istruttore Regionale FIARC




lunedì 4 giugno 2012

In pace con il bersaglio

Usare la Thought Field Therapy per sconfiggere istantaneamente l’incubo peggiore di un arciere. 
di Lindsey Carmichael

Nessuno sa come accada. Tu arrivi all’ancoraggio con un gesto sicuro e aggraziato, ti senti rilassato e con ogni cosa al suo posto, con le tensioni nei soliti punti; i tuoi occhi seguono il mirino sul bersaglio; sei pronto a concludere il tuo tiro normale e improvvisamente rimani congelato. Per nessuna ragione. Sei indeciso se sia più imbarazzante la continua rinuncia a tirare o l’incapacità di fermare questo meccanismo.

Il Target Panic è chiaramente una delle esperienze più difficili che un arciere può affrontare. Chiamatelo paura o fobia senza logica o ragione. Chiamatelo il peggior incubo di un arciere. Chiamatelo opportunità di crescere caratterialmente. Consideratelo trattabile con un programma in dieci passi. Non chiamatelo e provate ad ignorarlo.

mercoledì 16 maggio 2012

Nuove alette Bohning IMPULSE®

Dalla tecnologia Vane della Bohning ecco le nuove alette IMPULSE per compound.

Disegnate inizialmente per l'arco ricurvo ed in particolare per le competizioni outdoor come i FITA, sono state sucessivamente provate anche con i compound.
La progettazione e la realizzazione di queste alette è durata due anni, con test rigorosi e prove sui campi di gara.
Ora, Bohning le consiglia anche a chi tira compound e possono essere usate con risultati eccezionali sia nel tiro alla targa che nel 3D.

sabato 28 aprile 2012

SHANGHAI 2012 - Mixed Team Recurve Gold - Japan VS Chinese Tapipei

Uncut match from the first stage of the 2012 Archery World Cup, in Shanghai (CHN).

Mixed Team Recurve Gold - Japan VS Chinese Tapipei


Ki Bo Bae: atleta della settimana

Devo fare una premessa: è una delle arciere che preferisco per la sua eleganza nel tiro e sono felice di poterne pubblicare una piccola scheda.

L'atleta coreana Ki Bo Bae ha vinto due medaglie d'oro nel singolo e a squadre nella prima gara di Coppa del Mondo a Shanghai.
Questo risultato le ha permesso di ritornare al primo posto nel ranking mondiale, posizione che aveva occupato dal 30 maggio al 31 agosto del 2011.

venerdì 27 aprile 2012

SHANGHAI 2012 - Mixed Team Recurve Bronze - P.R. CHINA vs USA

Uncut match from the first stage of the 2012 Archery World Cup, in Shanghai (CHN).

Mixed Team Recurve Bronze - P.R. CHINA vs USA



giovedì 19 aprile 2012

COME SCEGLIERE LA GIUSTA DIMENSIONE DELLA PEEP

Aggiornamento: mi è stato fatto notare da un lettore, che nel tiro alla targa si consiglia sempre di mantenere un piccolo spiraglio di luce tra i contorni diottra/peep. 
In questo caso l'articolo si rivolge più a un uso hunter dell'arco, visto che in America è usato, forse anche principalmente, come arma da caccia e dove, quindi le soluzioni, anche tecniche, differiscono rispetto all'uso dello stesso nel tiro alla targa. Mi scuso con i lettori ma non avendo esperienza nel compound non ero a conoscenza di questo "particolare".


Being accurate with archery equipment requires either luck or consistency.  Luck runs out, consistency wins!  One of the tools that archers have in their arsenal is the peep sight; a seemingly simple device that when used properly is greatly beneficial.  When not used properly, they can serve as a false sense of security and lead to accuracy problems.
There are many different, valid ways to use a peep sight and just as many or more incorrect methods.  The peep sight serves the same function as the rear sight on a gun; it is used as a reference to consistently line up the front sight (pin on a bow sight) with the target.  Simply looking through the peep sight and the pins is not going to lead to consistency.
There are multiple considerations when picking out a peep sight.  What will be the main use of the bow setup?  How will the lighting conditions be under use?  What bow sight will be used in conjunction with the peep sight?

mercoledì 18 aprile 2012

UN AIUTO PER GLI ARCIERI INGLESI: LA TECNOLOGIA

Ecco come la tecnologia aiuterà gli arcieri olimpici inglesi per aggiudicarsi una medaglia a Londra 2012.

Traduzione di Simone Banchio


Un quarto posto finale alle Olimpiadi del 2008, dove l’obiettivo era aggiudicarsi almeno due medaglie, ha rappresentato uno scarso rendiconto in confronto ai 3 milioni di sterline investite, il che ha causato una sgradevole polemica interna riguardo ai metodi d’allenamento.
Nonostante questa prestazione di scarso valore, e al contrario della maggior parte degli sport “minori” che si son visti ridurre il budget per Londra 2012, il Tiro con l’Arco ha ricevuto un aumento dei fondi vicino al 60%.

La Federazione Inglese è fiduciosa che sette medaglie inglesi, di cui quattro ori, ai recenti Giochi del Commonwealth (anche se con l’assenza dei recordmen koreani) siano la prova che si è sulla giusta strada.

“E’ stato un eccellente bottino di medaglie per l’Inghilterra” ha detto il responsabile Barry Eley alla BBC Sport.

“Con gli arcieri inglesi che compongono la maggior parte della squadra femminile della Gran Bretagna ai Giochi Olimpici, è stato bello vederli a quel livello, come è stato per Alison Williamson nell’evento individuale, speriamo di far bene a Londra”.

Quindi, da dove arrivano questi miglioramenti? 


martedì 17 aprile 2012

DAL WEB intervista...tripla all'Archery Team Barletta

Un articolo dal magazine online Barlettalife.it

Le arciere Spera, Mariotti e Filannino ai nostri microfoni

luca_guerra.jpgLUCA GUERRA 
Barlettalife.it

Nell'ultima decade di aprile la città di Barletta si fregerà dello scettro simbolico di capitale italiana del tiro con l'arco. La Fitarco (Federazione Italiana Tiro con l'Arco) ha infatti accordato all'Archery Team Barletta, il team di punta della nostra città nel settore, l'organizzazione della dodicesima edizione dei campionati italiani di società (25 metri), in programma nella città della Disfida nella giornata di mercoledì 25 aprile: la location che ospiterà l'evento sarà il Fossato del Castello Svevo, prestigiosa cornice degna della manifestazione. 

lunedì 16 aprile 2012

Prepara il tuo tiro!


Questo articolo è tratto dalla rivista Bogen ed è stato tradotto dal tedesco da Alessandra Nespoli che ringrazio pubblicamente per l'ottimo lavoro svolto. A fondo pagina il link per scaricare il file PDF completo con le foto.

Consigli e trucchi di John Dudley

Prepara il tuo tiro:

Tieni la direzione / Sfrutta le tue capacità / Ci si può riuscire con un allenamento mirato

Il tiro con l’arco è come un buon film o un buon libro. Deve essere buono dall’inizio alla fine. Occorrono un contenuto solido e un intreccio progressivo, che si articoli per tutta la trama. Lo svolgimento deve essere fluido e conseguente di pagina in pagina, altrimenti si perdono la concentrazione e lo svolgimento dell’intreccio. Inoltre, un film davvero buono ha una conclusione dinamica e sorprendente. Secondo me, questo vale anche per i buoni tiri nella pratica del tiro con l’arco. C’è bisogno di un fondamento forte e di un movimento continuo con un finale molto dinamico.


Un film o un libro che non tiene vivo l’interesse, non sarà mai considerato “buono”. Allo stesso modo non avrebbe senso seguire punto per punto l’intero svolgimento del tiro senza il follow-through fino al momento in cui la freccia colpisce il bersaglio. Intendo parlare delle ultime frazioni di secondo che passano tra il clic dello sgancio meccanico e l’istante in cui la freccia lascia il poggiafreccia. Saranno probabilmente questi pochi millesimi di secondo a decidere se la freccia farà centro o no.

giovedì 12 aprile 2012

The Way to the Center - DVD

"The Way to the Center"

Preface of Werner Beiter: "End of 1986 I started making films, because I wanted to show the way of the arrow from the release to the target. My aim was also to see and show, how the string releases from the fingers and how long the nock remains on the string; the behaviour of plunger and arrow rest, how different nocking points and nocking heights work; how different types of fletching (and their position) effect the arrow's flight; how the end of the arrow exits the bow window and, how too stiff or too weak arrows react.



martedì 10 aprile 2012

Andare sul podio

Che cosa ti trattiene? John sa cosa potrebbe essere e non è esattamente la stessa cosa che pensate voi...


Facile a dirsi...



venerdì 6 aprile 2012

La squadra olimpica femminile inglese

Una foto storica.

Sybil "Queenie" Newll vince il titolo individuale femminile alle olimpiadi del 1908.